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<p>La storia della canna da zucchero, della sua coltivazione, della sua distillazione, in Guyana, è antica e affascinante. Il territorio, prima dell’arrivo degli occidentali, era per la maggior parte invaso dalle acque dell’Atlantico; furono gli olandesi, nel XVII secolo, grazie alla tecnologia dei polder, già utilizzati in madrepatria, a bonificarlo e renderlo coltivabile e furono sempre gli olandesi, alla fine dello stesso secolo, a portare per primi la canna da zucchero in Guyana e a piantarla sulle sponde del fiume Demerara (da cui prenderà il nome il cultivar). La canna si acclimatò alla perfezione e profittò notevolmente di tutti i nutrienti che quella terra strappata all’oceano aveva beneficiato. Furono però poi gli inglesi, con la loro incredibile fame di rum, a iniziarvi la distillazione. E la storia della canna da zucchero in Guyana va di pari passo con la storia della Demerara Distillers, il produttore del Rum El Dorado.</p> <p>Invecchiato per un minimo di 3 anni in botti ex bourbon, viene successivamente filtrato in carbone naturale per recuperare la trasparenza, mantenendo però esteri e sentori dell’invecchiamento. È un blend di rum distillati a colonna French Savalle e di rum distillati a colonna. Particolarmente fresco, ha marcati aromi di vaniglia, caramello, cioccolato e uva sultanina; al palato è rotondo, con note di frutta secca e cocco, il finale è lungo e secco. Perfetto in miscelazione.</p>
<p>La storia della canna da zucchero, della sua coltivazione, della sua distillazione, in Guyana, è antica e affascinante. Il territorio, prima dell’arrivo degli occidentali, era per la maggior parte invaso dalle acque dell’Atlantico; furono gli olandesi, nel XVII secolo, grazie alla tecnologia dei polder, già utilizzati in madrepatria, a bonificarlo e renderlo coltivabile e furono sempre gli olandesi, alla fine dello stesso secolo, a portare per primi la canna da zucchero in Guyana e a piantarla sulle sponde del fiume Demerara (da cui prenderà il nome il cultivar). La canna si acclimatò alla perfezione e profittò notevolmente di tutti i nutrienti che quella terra strappata all’oceano aveva beneficiato. Furono però poi gli inglesi, con la loro incredibile fame di rum, a iniziarvi la distillazione. E la storia della canna da zucchero in Guyana va di pari passo con la storia della Demerara Distillers, il produttore del Rum El Dorado.</p> <p>Invecchiato per un minimo di 5 anni in botti ex bourbon, è un blend di rum distillati nei Coffey Still in legno, un tempo delle distillerie Enmore, e di rum distillati nelle colonne French Savalle. Particolarmente morbido e rotondo, ha sentori speziati e terziari manifesti, il finale è lungo e complesso. Un grande rum ambrato.</p>
<p>La storia della canna da zucchero, della sua coltivazione, della sua distillazione, in Guyana, è antica e affascinante. Il territorio, prima dell’arrivo degli occidentali, era per la maggior parte invaso dalle acque dell’Atlantico; furono gli olandesi, nel XVII secolo, grazie alla tecnologia dei polder, già utilizzati in madrepatria, a bonificarlo e renderlo coltivabile e furono sempre gli olandesi, alla fine dello stesso secolo, a portare per primi la canna da zucchero in Guyana e a piantarla sulle sponde del fiume Demerara (da cui prenderà il nome il cultivar). La canna si acclimatò alla perfezione e profittò notevolmente di tutti i nutrienti che quella terra strappata all’oceano aveva beneficiato. Furono però poi gli inglesi, con la loro incredibile fame di rum, a iniziarvi la distillazione. E la storia della canna da zucchero in Guyana va di pari passo con la storia della Demerara Distillers, il produttore del Rum El Dorado.</p> <p>Invecchiato per un minimo di 8 anni in botti ex bourbon, è un complesso blend di rum distillati nei Coffey Still in legno, un tempo delle distillerie Enmore, di rum distillati nel doppio Pot Still in legno della distilleria Port Mourant e di rum distillati nelle colonne French Savalle. Particolarmente vellutato, ha note di frutta secca, chiodi di garofano, prugne, e lascia al palato un finale lungo ed elegante. Una beva autenticamente tropicale.</p>
<p>La storia della canna da zucchero, della sua coltivazione, della sua distillazione, in Guyana, è antica e affascinante. Il territorio, prima dell’arrivo degli occidentali, era per la maggior parte invaso dalle acque dell’Atlantico; furono gli olandesi, nel XVII secolo, grazie alla tecnologia dei polder, già utilizzati in madrepatria, a bonificarlo e renderlo coltivabile e furono sempre gli olandesi, alla fine dello stesso secolo, a portare per primi la canna da zucchero in Guyana e a piantarla sulle sponde del fiume Demerara (da cui prenderà il nome il cultivar). La canna si acclimatò alla perfezione e profittò notevolmente di tutti i nutrienti che quella terra strappata all’oceano aveva beneficiato. Furono però poi gli inglesi, con la loro incredibile fame di rum, a iniziarvi la distillazione. E la storia della canna da zucchero in Guyana va di pari passo con la storia della Demerara Distillers, il produttore del Rum El Dorado.</p> <p>Invecchiato per un minimo di 12 anni in botti ex bourbon, è un blend di rum distillati nei Coffey Still in legno, un tempo delle distillerie Enmore, di rum distillati nel Single Pot Still in legno delle distillerie Versailles e di altri rum maggiormente invecchiati dall’incredibile collezione di botti della Demerara Distillers. Un rum elegante e complesso, perfettamente bilanciato, ideale in alta miscelazione o da degustare liscio dopo un ottimo pasto.</p>
<p>La storia della canna da zucchero, della sua coltivazione, della sua distillazione, in Guyana, è antica e affascinante. Il territorio, prima dell’arrivo degli occidentali, era per la maggior parte invaso dalle acque dell’Atlantico; furono gli olandesi, nel XVII secolo, grazie alla tecnologia dei polder, già utilizzati in madrepatria, a bonificarlo e renderlo coltivabile e furono sempre gli olandesi, alla fine dello stesso secolo, a portare per primi la canna da zucchero in Guyana e a piantarla sulle sponde del fiume Demerara (da cui prenderà il nome il cultivar). La canna si acclimatò alla perfezione e profittò notevolmente di tutti i nutrienti che quella terra strappata all’oceano aveva beneficiato. Furono però poi gli inglesi, con la loro incredibile fame di rum, a iniziarvi la distillazione. E la storia della canna da zucchero in Guyana va di pari passo con la storia della Demerara Distillers, il produttore del Rum El Dorado.</p> <p>Questo rum è considerato la bandiera, la release più significativa, delle Demerara Distillers, vincitore per più anni consecutivi della medaglia d’oro all’IWSC. Invecchiato per un minimo di 15 anni in botti ex bourbon, è un blend di rum distillati nei Coffey Still in legno, un tempo delle distillerie Enmore, di rum distillati nel doppio Pot Still in legno della distilleria Port Mourant e del Single Pot Still di Versailles. Un rum profondo, pieno, con note di toffee, mandorla, zest di arancia candita, dal lungo inveccchiamento tropicale ha preso un carattere forte, con parti speziate importanti; il finale è lungo, magnifico ed estramente soddisfacente. Irrinunciabile</p>
<p>La storia della canna da zucchero, della sua coltivazione, della sua distillazione, in Guyana, è antica e affascinante. Il territorio, prima dell’arrivo degli occidentali, era per la maggior parte invaso dalle acque dell’Atlantico; furono gli olandesi, nel XVII secolo, grazie alla tecnologia dei polder, già utilizzati in madrepatria, a bonificarlo e renderlo coltivabile e furono sempre gli olandesi, alla fine dello stesso secolo, a portare per primi la canna da zucchero in Guyana e a piantarla sulle sponde del fiume Demerara (da cui prenderà il nome il cultivar). La canna si acclimatò alla perfezione e profittò notevolmente di tutti i nutrienti che quella terra strappata all’oceano aveva beneficiato. Furono però poi gli inglesi, con la loro incredibile fame di rum, a iniziarvi la distillazione. E la storia della canna da zucchero in Guyana va di pari passo con la storia della Demerara Distillers, il produttore del Rum El Dorado.</p> <p>Invecchiato per un minimo di 21 anni in botti ex bourbon, è un blend di rum distillati nei Coffey Still in legno, un tempo delle distillerie Enmore, di rum distillati nei Coffey Still della distilleria Diamond e di rum distillati nel Savalle Still della distilleria Uitvlugt. Un rum davvero soddisfacente con profumi unici quali la marmellata d’arancia amara, lo zucchero di canna, il caffè tostato. Complesso e ricco, secco al finale, è un rum di incredibile qualità.</p>
<p>La storia della canna da zucchero, della sua coltivazione, della sua distillazione, in Guyana, è antica e affascinante. Il territorio, prima dell’arrivo degli occidentali, era per la maggior parte invaso dalle acque dell’Atlantico; furono gli olandesi, nel XVII secolo, grazie alla tecnologia dei polder, già utilizzati in madrepatria, a bonificarlo e renderlo coltivabile e furono sempre gli olandesi, alla fine dello stesso secolo, a portare per primi la canna da zucchero in Guyana e a piantarla sulle sponde del fiume Demerara (da cui prenderà il nome il cultivar). La canna si acclimatò alla perfezione e profittò notevolmente di tutti i nutrienti che quella terra strappata all’oceano aveva beneficiato. Furono però poi gli inglesi, con la loro incredibile fame di rum, a iniziarvi la distillazione. E la storia della canna da zucchero in Guyana va di pari passo con la storia della Demerara Distillers, il produttore del Rum El Dorado.</p> <p>Una serie limitata, creata per celebrare il passaggio del Millennio, l’invecchiamento tropicale, di oltre 25 anni, oltre a un comprensibilmente drammatico angel’s share, gli ha donato note che ricordato i cognac più vecchi. Elegante e unico è un rum per collezionisti e intenditori.</p>
<p>La storia della canna da zucchero, della sua coltivazione, della sua distillazione, in Guyana, è antica e affascinante. Il territorio, prima dell’arrivo degli occidentali, era per la maggior parte invaso dalle acque dell’Atlantico; furono gli olandesi, nel XVII secolo, grazie alla tecnologia dei polder, già utilizzati in madrepatria, a bonificarlo e renderlo coltivabile e furono sempre gli olandesi, alla fine dello stesso secolo, a portare per primi la canna da zucchero in Guyana e a piantarla sulle sponde del fiume Demerara (da cui prenderà il nome il cultivar). La canna si acclimatò alla perfezione e profittò notevolmente di tutti i nutrienti che quella terra strappata all’oceano aveva beneficiato. Furono però poi gli inglesi, con la loro incredibile fame di rum, a iniziarvi la distillazione. E la storia della canna da zucchero in Guyana va di pari passo con la storia della Demerara Distillers, il produttore del Rum El Dorado.</p> <p>La Rare Collection di El Dorado si distingue per essere l’anima delle sue produzioni, tutti i rum di questa collezione sono distillati di un solo tipo di alambicco, una delle grandi risorse e ricchezze di Demerara Distillers, non sono filtrati, non sono blend, vengono imbottigliati al grado di botte. Espressioni uniche e pure del territorio della Guyana. Questa release è stata distillata nel 2000 con un alambicco a colonna di tipo Blair un tempo della distilleria Skeldon; non filtrato, è invecchiato per oltre 18 anni nel clima tropicale della Guyana. Un rum elegante e intenso. </p>
<p>La storia della canna da zucchero, della sua coltivazione, della sua distillazione, in Guyana, è antica e affascinante. Il territorio, prima dell’arrivo degli occidentali, era per la maggior parte invaso dalle acque dell’Atlantico; furono gli olandesi, nel XVII secolo, grazie alla tecnologia dei polder, già utilizzati in madrepatria, a bonificarlo e renderlo coltivabile e furono sempre gli olandesi, alla fine dello stesso secolo, a portare per primi la canna da zucchero in Guyana e a piantarla sulle sponde del fiume Demerara (da cui prenderà il nome il cultivar). La canna si acclimatò alla perfezione e profittò notevolmente di tutti i nutrienti che quella terra strappata all’oceano aveva beneficiato. Furono però poi gli inglesi, con la loro incredibile fame di rum, a iniziarvi la distillazione. E la storia della canna da zucchero in Guyana va di pari passo con la storia della Demerara Distillers, il produttore del Rum El Dorado.</p> <p>La Rare Collection di El Dorado si distingue per essere l’anima delle sue produzioni, tutti i rum di questa collezione sono distillati di un solo tipo di alambicco, una delle grandi risorse e ricchezze di Demerara Distillers, non sono filtrati, non sono blend, vengono imbottigliati al grado di botte. Espressioni uniche e pure del territorio della Guyana. Questa release è stata distillata nel 2004 in alambicco a colonna Coffey, un tempo della distilleria Albion; è invecchiato per oltre 14 anni nel clima tropicale della Guyana. Un rum potente e delicato al contempo, in grado di stupire i palati più esigenti.</p>
<p>La storia della canna da zucchero, della sua coltivazione, della sua distillazione, in Guyana, è antica e affascinante. Il territorio, prima dell’arrivo degli occidentali, era per la maggior parte invaso dalle acque dell’Atlantico; furono gli olandesi, nel XVII secolo, grazie alla tecnologia dei polder, già utilizzati in madrepatria, a bonificarlo e renderlo coltivabile e furono sempre gli olandesi, alla fine dello stesso secolo, a portare per primi la canna da zucchero in Guyana e a piantarla sulle sponde del fiume Demerara (da cui prenderà il nome il cultivar). La canna si acclimatò alla perfezione e profittò notevolmente di tutti i nutrienti che quella terra strappata all’oceano aveva beneficiato. Furono però poi gli inglesi, con la loro incredibile fame di rum, a iniziarvi la distillazione. E la storia della canna da zucchero in Guyana va di pari passo con la storia della Demerara Distillers, il produttore del Rum El Dorado.</p> <p>La serie Blended in the Barrell di El Dorado si caratterizza per un rivoluzionario e unico metodo di blending: se tradizionalmente il blend si compone da botti diverse, con diversi invecchiamenti, qui Sharon Sue-Hang-Baksh, Master Blender di Demerara Distillers, opera a rum appena distillati, che poi invecchiano assieme in una stessa botte. In un mondo complesso e vasto come quello del rum, queste release possono essere definite un punto di rottura e novità unico nel panorama dei distillati di canna da zucchero. Questa release è un blend di rum distillati nel doppio Pot Still in legno della distilleria Port Mourant, di rum distillati nella colonna Savalle Still della di Uitvlugt e di rum distillati nella colonna Coffey Still della Diamond Estate. Miscelato appena dopo la distillazione, è invecchiato per oltre 9 anni nel clima tropicale della Guyana in botti ex bourbon, non subisce inoltre alcuna filtrazione. Un rum di infinita eleganza.</p>
<p>La storia della canna da zucchero, della sua coltivazione, della sua distillazione, in Guyana, è antica e affascinante. Il territorio, prima dell’arrivo degli occidentali, era per la maggior parte invaso dalle acque dell’Atlantico; furono gli olandesi, nel XVII secolo, grazie alla tecnologia dei polder, già utilizzati in madrepatria, a bonificarlo e renderlo coltivabile e furono sempre gli olandesi, alla fine dello stesso secolo, a portare per primi la canna da zucchero in Guyana e a piantarla sulle sponde del fiume Demerara (da cui prenderà il nome il cultivar). La canna si acclimatò alla perfezione e profittò notevolmente di tutti i nutrienti che quella terra strappata all’oceano aveva beneficiato. Furono però poi gli inglesi, con la loro incredibile fame di rum, a iniziarvi la distillazione. E la storia della canna da zucchero in Guyana va di pari passo con la storia della Demerara Distillers, il produttore del Rum El Dorado.</p> <p>La serie Blended in the Barrell di El Dorado si caratterizza per un rivoluzionario e unico metodo di blending: se tradizionalmente il blend si compone da botti diverse, con diversi invecchiamenti, qui Sharon Sue-Hang-Baksh, Master Blender di Demerara Distillers, opera a rum appena distillati, che poi invecchiano assieme in una stessa botte. In un mondo complesso e vasto come quello del rum, queste release possono essere definite un punto di rottura e novità unico nel panorama dei distillati di canna da zucchero. Questa release è un blend di rum distillati nel doppio Pot Still in legno della distilleria Port Mourant e di rum distillati nella colonna Savalle Still di Uitvlug. Miscelato appena dopo la distillazione, è invecchiato per oltre 9 anni nel clima tropicale della Guyana in botti ex bourbon, non subisce inoltre alcuna filtrazione. Un rum di grande potenza.</p>
<p>La storia della canna da zucchero, della sua coltivazione, della sua distillazione, in Guyana, è antica e affascinante. Il territorio, prima dell’arrivo degli occidentali, era per la maggior parte invaso dalle acque dell’Atlantico; furono gli olandesi, nel XVII secolo, grazie alla tecnologia dei polder, già utilizzati in madrepatria, a bonificarlo e renderlo coltivabile e furono sempre gli olandesi, alla fine dello stesso secolo, a portare per primi la canna da zucchero in Guyana e a piantarla sulle sponde del fiume Demerara (da cui prenderà il nome il cultivar). La canna si acclimatò alla perfezione e profittò notevolmente di tutti i nutrienti che quella terra strappata all’oceano aveva beneficiato. Furono però poi gli inglesi, con la loro incredibile fame di rum, a iniziarvi la distillazione. E la storia della canna da zucchero in Guyana va di pari passo con la storia della Demerara Distillers, il produttore del Rum El Dorado.</p> <p>La serie Blended in the Barrell di El Dorado si caratterizza per un rivoluzionario e unico metodo di blending: se tradizionalmente il blend si compone da botti diverse, con diversi invecchiamenti, qui Sharon Sue-Hang-Baksh, Master Blender di Demerara Distillers, opera a rum appena distillati, che poi invecchiano assieme nella stessa botte. In un mondo complesso e vasto come quello del rum, queste release possono essere definite un punto di rottura e novità unico nel panorama dei distillati di canna da zucchero. Questa release è un blend di rum distillati nel doppio Pot Still in legno della distilleria Port Mourant e di rum distillati nella colonna Coffey Still della Diamond Estate. Miscelato subito dopo la distillazione, invecchia per oltre 9 anni nel clima tropicale della Guyana in botti ex bourbon, non subisce inoltre alcuna filtrazione. Un rum straordinariamente aromatico.</p>
<p>La storia della canna da zucchero, della sua coltivazione, della sua distillazione, in Guyana, è antica e affascinante. Il territorio, prima dell’arrivo degli occidentali, era per la maggior parte invaso dalle acque dell’Atlantico; furono gli olandesi, nel XVII secolo, grazie alla tecnologia dei polder, già utilizzati in madrepatria, a bonificarlo e renderlo coltivabile e furono sempre gli olandesi, alla fine dello stesso secolo, a portare per primi la canna da zucchero in Guyana e a piantarla sulle sponde del fiume Demerara (da cui prenderà il nome il cultivar). La canna si acclimatò alla perfezione e profittò notevolmente di tutti i nutrienti che quella terra strappata all’oceano aveva beneficiato. Furono però poi gli inglesi, con la loro incredibile fame di rum, a iniziarvi la distillazione. E la storia della canna da zucchero in Guyana va di pari passo con la storia della Demerara Distillers, il produttore del Rum El Dorado.</p> <p>La serie Blended in the Barrell di El Dorado si caratterizza per un rivoluzionario e unico metodo di blending: se tradizionalmente il blend si compone da botti diverse, con diversi invecchiamenti, qui Sharon Sue-Hang-Baksh, Master Blender di Demerara Distillers, opera a rum appena distillati, che poi invecchiano assieme nella stessa botte. In un mondo complesso e vasto come quello del rum, queste release possono essere definite un punto di rottura e novità unico nel panorama dei distillati di canna da zucchero. Questa release è un blend di rum distillati nella colonna Savalle Still di Uitvlugt e di rum distillati nella colonna Coffey Still in legno della distilleria Enmore. Miscelato appena dopo la distillazione, è invecchiato per oltre 11 anni nel clima tropicale della Guyana in botti ex bourbon, non subisce inoltre alcuna filtrazione. Un rum di grande equilibrio.</p>